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Ping: cos’è e come controllarlo

5 Agosto 2021, Staff Baleno

La qualità di una connessione di rete può dipendere da vari fattori: alcuni riferibili a problematiche dei dispositivi, altri riconducibili ai provider. A prescindere dalla causa, il parametro più importante per analizzare la rete è il tempo di latenza, cioè il ping. Tutti/e conosciamo la velocità di download e di upload, ma in pochi ci ricordiamo del ping.

Cos’è il ping e come eseguire un test

Acronimo di Packet INternet Groper, il ping è la misura della latenza di una connessione che viene espressa in millisecondi (ms): in pratica, si verifica il tempo che i pacchetti dati inviati, da un dispositivo al server remoto, impiegano per raggiungere la destinazione e poi tornare all’origine. Ricorda che il ping differisce dallo jitter: mentre il primo indica il tempo di latenza, il secondo rileva la variazione del ping misurando la distanza tra un pacchetto di dati e il successivo. Di base esistono due modi per testare il livello di ping:
– automaticamente, mediante tool per lo speed test reperibili direttamente online come speedtest.net o meter.net;
– manualmente, dal Prompt dei comandi di Windows o dall’applicazione Utility Network su MacOS.
In entrambi i casi il risultato dell’analisi è un report istantaneo, che informa sullo stato dei parametri riferiti al momento del test. ATTENZIONE però: spesso, misuri il ping dal tuo router al tuo computer e spesso, il problema potrebbe essere nel router e non nella connessione. Pertanto, per controllare effettivamente la connessione del tuo provider internet, consigliamo di collegarsi alla rete attraverso il cavo Ethernet e non tramite Wi-Fi, in quanto il contatto via cavo è più stabile, meno soggetto a interferenze e ti permette di capire dove sta realmente il problema.

 

I valori ottimali di ping

Va da sé che, rappresentando la latenza della connessione, quanto minore sarà il ping tanto maggiore sarà l’efficienza della connessione di rete. In parole povere, più il valore di ping è basso e più veloci sono i tempi di caricamento; più è alto e più sono lenti. In generale, i riferimenti a cui fare fede durante un ping test sono:
da 0 a 20 ms, lo stato della connessione è ottimale perché il tempo di latenza è irrilevante;
da 30 a 80 ms, la qualità è ancora buona anche se non è al massimo delle prestazioni;
da 80 ms in poi, è presente un notevole ritardo nella risposta da parte della rete, dovuto a un livello di latenza troppo elevato, per cui c’è qualcosa che non va.

 

Come migliorare il ping

Se un ping test ha dato esiti negativi, evidenziando alta latenza con qualità della connessione scadente, si possono sperimentare una serie di aggiustamenti sui dispositivi posseduti, per cercare di migliorarlo. Di seguito alcuni consigli di risoluzione:
controlla le apparecchiature di rete, come modem o router, al fine di capire se la defaillance tecnica provenga dal dispositivo. È il consiglio più semplice ma, spesso, il più efficace;
sostituisci i server DNS, perché potrebbe rivelarsi utile, laddove quelli forniti dall’IT provider non siano in grado di sostenere una navigazione veloce;
controlla i sistemi antivirus e antispam che, se troppo stringenti, rischiano di pregiudicare la qualità della connessione. Controllarne il settaggio, senza ovviamente mettere a repentaglio la sicurezza, ti aiuta a capire se i software stiano implementando pratiche troppo restrittive, che ostacolano il flusso di dati.